Il moderno Azerbaijan era conosciuto come Albania caucasica ed era uno stato vassallo di Roma nel 300 d.C. sotto l’imperatore Diocleziano.
Il primo a conquistare la regione fu il generale Pompeo Magno nel 65 a.C. Pompeo conquistò l’Armenia e l’Iberia e sconfisse poi l’Albania caucasica per espandere l’influenza romana vicino al Mar Caspio.
L’Albania si ribellò con l’appoggio dell’Impero Partico, uno dei principali nemici di Roma, così Marco Antonio dovette riconquistare l’area nel 36 a.C. riportando il moderno Azerbaijan sotto l’influenza di Roma come protettorato romano.
Per oltre tre secoli, l’antico Azerbaijan si dimostrò un prezioso alleato di Roma, soprattutto nelle guerre contro i Parti.
Quando l’Impero Romano perse il controllo della provincia, l’Albania caucasica divenne parte dell’Impero Sasanide.
Più tardi, nel sesto secolo, quello che sarebbe diventato il moderno Azerbaijan passò di nuovo sotto l’influenza di Roma attraverso l’Impero Romano d’Oriente, prima di essere conquistato dagli arabi nel 643 d.C.
Tracce importanti dell’eredità romana rimangono oggi, e gli azeri sono molto consapevoli del ruolo storico ricoperto dall’Azerbaigian sulla Via della Seta, facilitando importanti scambi commerciali tra l’Impero Romano e la Cina.
Ad oggi, l’Italia e l’Azerbaijan hanno condiviso amicizia e solide relazioni politiche e commerciali, e molte attività culturali si svolgono ogni anno per rafforzare un legame importante che risale all’epoca dell’Impero Romano.
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