I vulcani di fango dell’Azerbaijan sono molto speciali e davvero unici. Ci sono oltre 400 vulcani nel paese, e questo è il maggior numero di vulcani rilevati in una singola area geografica.
Si stima che un terzo dei vulcani del mondo si trovino in Azerbaijan.
I vulcani di fango dell’Azerbaijan non sono soltanto belli e affascinanti, ma sono anche una risorsa. Sono associati a gas e petrolio. I materiali risultanti dalle eruzioni vulcaniche come lava, fanghi e liquidi sono utilizzati nell’industria come materie prime.
Questi vulcani sono infatti strettamente collegati con i depositi petrolchimici e di idrocarburi sotterranei.
I gas cercano costantemente di venire in superficie, e alcuni di loro sono in modo permanente in fiamme. Ecco perché si ritiene che il culto zoroastriano sia nato qui nell’area dei vulcani, in connessione con le fiamme perpetue che provengono dalla terra.
Il popolo azero si riferisce tradizionalmente ai vulcani di fango con il nome locale di bozdag che significa “montagne grigie”.
Sorprendentemente, poiché questi tipi di vulcani sono di fango invece che di lava, la loro temperatura non è calda ma in è realtà piuttosto fredda. Non crescono a livello di dimensioni, a differenza dei vulcani a cui ci riferiamo comunemente.
Alcuni anni fa, è stata fondata una riserva naturale statale di 12.000 ettari nella penisola di Absheron, vicino alla capitale Baku, al fine di preservare queste meraviglie naturali.
I vulcani di fango sono a volte adatti alla balneazione e hanno dimostrato di essere benefici per la pelle, anche se non tutte e pozze sono adatte alla pelle, a causa degli alti livelli di radioattività che sono stati rilevati in alcune di essi.
Anche le industrie farmaceutiche e di bellezza traggono grande beneficio dal prezioso fango naturale.
I vulcani di fango situati nel parco nazionale di Gobustan attraggono ogni anno migliaia di turisti e, nel 2007, la riserva è stata inclusa nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO.